CASATI, Steglio
- Stelio (nome alla nascita)
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CASATI, Steglio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Quiliano
- Data di nascita
- 25/12/1921
- Luogo di morte
- Savona
- Data di morte
- 28/05/1976
Attività e/o professione
- Qualifica
- Meccanico
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Quiliano (SV) il 25 dicembre 1921, meccanico. Chiamato comunemente Stelio, l’8 settembre 1943 si trova a Gorizia dove presta servizio come aviere scelto e aiuto motorista. Alla notizia dell’armistizio, vista la confusione e il dissolvimento dei comandi militari, cerca di tornare a casa ma viene arrestato il 12 settembre alla stazione ferroviaria e deportato in Germania, a Jena. Rifiuta, come molti altri militari italiani, di aderire alla Repubblica di Salò e viene internato in un campo di lavoro dove vi rimane dal 27 ottobre 1944 al 31 marzo 1945. Tenta varie volte di fuggire e alla fine vi riesce, insieme ad altri compagni di sventura. Ritorna a Savona nell’aprile del 1945, poco prima della liberazione. Nel Secondo dopoguerra, «anarchico per istinto e cultura» è partecipe delle attività del Gruppo anarchico “P. Gori” di Savona «distinguendosi particolarmente nell’organizzazione delle squadre di vigilanza antifascista in Savona durante il periodo degli attentati fascisti tra il 9 novembre e il 25 dicembre 1974». Muore nella città ligure il 28 maggio 1976. (F. Bertolucci)
Luoghi di attività
- Luogo
- Savona
Fonti
Fonti: Arolsen Archives. https://arolsen-archives.org, ad nomen; U. Marzocchi, Casati Stelio, «Umanità nova», 12 giugno 1976, p. 7.
Bibliografia: F. Bertolucci, Gli anarchici italiani deportati in Germania durante il Secondo conflitto mondiale, «A : rivista anarchica», aprile 2017, pp. 63-98.