BALESTRI, Gino

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BALESTRI, Gino

Date di esistenza

Luogo di nascita
Bazzano
Data di nascita
01/11/1901
Luogo di morte
Aubagne
Data di morte
05/07/1983

Attività e/o professione

Qualifica
Muratore

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Bazzano (BO) il 1° novembre 1901 da Ulisse e Rosa Tomaselli, muratore. La famiglia, di tradizioni sovversive e libertarie, è composta da 13 figli. B., chiamato comunemente “Nino”, frequenta le scuole fino alla 3a elementare. Avvicinatosi giovanissimo al movimento anarchico, fa le sue prime esperienze politiche nell’ambiente paesano. Partecipa attivamente alle agitazioni operaie del Biennio rosso e alla prima resistenza armata contro i fascisti. Perseguitato, subisce diversi arresti e condanne: a sei mesi e 15 giorni nel 1921 e a tre mesi nel 1925. Nell’anno degli attentati di Lucetti, Zamboni e delle leggi eccezionali, B. decide di espatriare clandestinamente in Francia, dove continua la sua attività antifascista vivendo sempre alla giornata e in condizioni precarie perché non ha documenti in regola. Nel marzo 1930 viene raggiunto dalla notizia che uno dei fratelli, Angelo (n. a Bazzano il 14 settembre 1899), anche lui anarchico e già ammonito nel 1929, è stato arrestato con un gruppo di compagni “per attività comunista” anche se nel maggio successivo verrà prosciolto “per non luogo a procedere”. In Francia trova rifugio anche una sorella, Maria (n. a Bazzano il 6 aprile 1903), anche lei perseguitata antifascista. Nel 1933 viene arrestato a Nizza per aver partecipato a riunioni di “propaganda comunista”, sconta due mesi di carcere per “infrazione del decreto di espulsione e per false generalità”. Nel 1934 è ancora in Francia dove vive in clandestinità a Marsiglia. La situazione familiare e politica lo costringe a partire per l’Algeria, dove si stabilisce a Orano e dove viene raggiunto dalla sua compagna Cosetta Lami e dalla figlia Luce. Nel giugno 1936 riesce a tornare a Marsiglia e poi a Parigi. Allo scoppio della Guerra civile spagnola accorre in difesa della Repubblica e si arruola nella Sezione Italiana della Colonna “Ascaso” CNT-FAIb combattendo al fronte ad Almudévar e a Carascal de Huesca. Contrario alla militarizzazione delle milizie, continua comunque a partecipare alla Guerra. Durante gli scontri tra anarchici e comunisti dei primi del maggio del 1937 B. partecipa alla difesa della sede regionale della CNT-FAIb nella avenida B. Durruti (oggi avenida Layetana). Rientrato in Francia allo scoppio della Seconda Guerra mondiale viene arrestato dai tedeschi e deportato in un campo di lavoro a Lublino, in Polonia. Riesce a fuggire nel 1943 e a ritorna in Francia dove prende parte alla Resistenza francese nella zona di Arachon. Nel dopoguerra continua la sua militanza politica soprattutto aiutando i profughi spagnoli. Muore a Aubagne (Marsiglia) il 5 luglio 1983. (F. Bertolucci)

 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Vindice, Gino Balestri, «L’Internazionale», ott. 1983; BFS, Corrispondenza Lucette Balestri-Laterrot, 2000-03.


Bibliografia: Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945). Dizionario biografico, 6 voll., Bologna 1986-2003, ad nomen; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen; Resistere, ricominciare. La comunità di Bazzano dal fascismo alla ricostruzione, a cura di M. Maggiorani, M. Mezzadri, V. Sardone, Bologna 2003, p. 353; F. Bertolucci, Gli anarchici italiani deportati in Germania durante il Secondo conflitto mondiale, «A : rivista anarchica», aprile 2017, pp. 63-98.


 

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181

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